Il Patriziato o Vicinanza di Chiasso è stato disciolto nel 1932 con la donazione di parte dei beni al Comune. In seguito mancano notizie fino al 1965, anno in cui alcuni patrizi hanno rilanciato l’idea di ricostituire il nucleo delle famiglie patrizie, consistente nell’attuale Associazione.
La necessità avvertita era quella di riunirle proprio nello spirito degli antichi vincoli e delle tradizioni, nei valori di solidarietà e attaccamento al paese, con la collaborazione ad attività culturali e benefiche e con l’impegno di conservare e valorizzare i beni locali.
Nel 1995, tramite la revisione degli statuti, abbiamo segnato un’apertura anche verso donne e persone o famiglie non patrizie che dimostrano comunque un attaccamento alle proprie radici. Tale apertura è risultata bene accolta e ha scaturito dinamiche positive.
Tra le varie attività dell’Associazione negli ultimi anni vanno messi in evidenza:
– la collezione Carlo Chiesa dal 1991;
– il sostegno alla pubblicazione del libro di Nicoletta Osanna-Cavadini sul Cinema Teatro, anno 1998;
– la creazione di una selva castanile al Penz, con sosta patriziale e apposita bacheca, anno 1998- 2007;
– il sostegno alla pubblicazione di un libro didattico sul castagno, anno 2007;
– la valorizzazione della collezione di cartoline di Marzio Canova, con scansione delle 880 cartoline della vecchia Chiasso, anno 2010.
La sede dell’Associazione dei Patrizi chiassesi presso la Biblioteca Comunale di Chiasso è il frutto della dedizione che tutti i soci hanno sempre dimostrato verso la loro città d’origine.
La storia inizia sul finire degli anni ’80 del secolo scorso quando il colto patrizio Carlo Chiesa decide di donare la sua preziosa collezione di ex-libris al Comune di Chiasso. Proprio in quegli anni lo stesso Comune sta sistemando Villa Ginella per ricavarne una biblioteca; una bella casa edificata all’inizio del novecento nei pressi della Breggia, e successivamente donata al Comune dai coniugi Amelia e Enrico Ginella Camponovo.
Sembra naturale dunque che ne nasca una sinergia e infatti, nell’assemblea generale del 1989, i Patrizi votano un credito di Fr. 40’000, pari alla metà del capitale sociale, per la realizzazione di un arredo specifico che possa conservare ma anche rendere disponibile una tra le maggiori e preziose collezioni in Europa.
Nel 2014 infine, è maturata l’occasione di trasferire la sede dell’Associazione proprio in quei locali dove è custodito il prezioso tesoro, una sede dove si conserva e si tramanda l’amore dei Patrizi per Chiasso.